LE TERRE DELLA TAV SONO TERRE SPORCHE
Nell'incontro svoltosi il 5 Ottobre a Cavriglia sul tema dell'arrivo in Valdarno di diverse centinaia di migliaia di metri cubi di terre, provenienti dallo scavo meccanizzato del passante TAV fiorentino,...
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I consiglieri del Movimento 5 Stelle, di Salvare il Serristori-UdC , di Più Toscana, della Sinistra di Reggello/Rignano partito di rifondazione comunista hanno dunque deciso di redigere una mozione congiunta da sottoporre all’attenzione dei consigli di Figline – Incisa, Reggello e Rignano perchè i rispettivi sindaci e giunte si impegnino a mantenere, potenziare e salvaguardare l’ospedale Serristori.
“Si tratta di una iniziativa importante a difesa del diritto alla salute e a sostegno dell’idea universalistica del proprio sistema sanitario, contraria al taglio di servizi, prestazioni e posti letto e quindi al progressivo svuotamento di importanti funzioni e attività fino ad oggi svolti dall’Ospedale di Figline”.
“Con questa mozione viene chiesto ai Sindaci di fermare la devastante razionalizzazione, di contrastare lo svuotamento/riconversione e declassamento avviata dalla direzione generale Asl10, in ottemperanza alla volontà popolare espressa più volte a difesa e salvaguardia dell’Ospedale Serristori quale ospedale per acuti di 1° livello, collocato funzionalmente nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio del Valdarno fiorentino e interconnesso all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri e soprattutto a fronte dei bisogni sanitari sociali della popolazione del Valdarno Fiorentino. La mozione viene presentata contestualmente in tutti i consigli comunali per impegnare i sindaci nel caso di sottoscrizione di accordi operativi, programmatici e/o organizzativi in merito all’ospedale Serristori, con la Asl 10 e Regione Toscana, di confermarne la vocazione e funzione come struttura per acuti di primo livello integrato nella rete sanitaria e ospedaliera”.
“I dispositivi da noi presentati ricordano ai sindaci che i cosiddetti patti territoriali non sono, in sanità, una categoria giuridica, non essendo previsti formalmente da nessuna parte, ma sono dei semplici accordi di programma e, come tali, tranquillamente eludibili pertanto nessuna svendita deve avvenire sulla testa dei cittadini e nessuna regalia ai privati di sanità pubblica”.